CREDENZE E RITI TRADIZIONALI DELLA CULTURA MALGASCIA

Le tradizioni del Madagascar

“Ciò che l’occhio ha visto, il cuore non dimentica”. (Proverbio malgascio)

In Madagascar, la commistione di tutte le tradizioni ha dato luogo a un particolarissimo bagaglio culturale  che  si esprime soprattutto nella danza e nella musica. Attraverso queste due forme d’arte i malgasci celebrano la natura e venerano i defunti, la loro religione, l’animismo, è infatti molto diffuso tra le popolazioni autoctone, anche se l’influsso della cultura europea e araba ha fatto attecchire alcune radici delle principali religioni monoteiste. Le origini animiste della cultura malgascia hanno dato seguito alla diffusione dell’arte oratoria, la kabary, per tramandare le storie delle diverse tribù.

CREDENZE E RITI TRADIZIONALI DELLA CULTURA MALGASCIA in Madagascar

IL CULTO DEGLI ANTENATI

Sebbene le religioni malgasce identifichino un dio-creatore in Andriamanitra o Andriananahary, il culto più diffuso è quello rivolto agli antenati, o Razana. Gli antenati sono potenti e la loro protezione è necessaria ai vivi sia sul piano spirituale che materiale. Le disgrazie, le sfortune e le malattie sono in genere concepite come il risultato di inadempimenti nei confronti degli antenati, o come punizioni inflitte dagli antenati a chi si comporta in modo disonerovole (per esempio infrangendo un tabù). Gli antenati vengono invocati anche per avere protezione quando si dà inizio a un’impresa importante, come un matrimonio o la costruzione di una casa. Persino il volo inaugurale del primo Boeing 747 della Air Madagascar fu accompagnato da un sacrificio di zebù volto a proteggere l’aereo e i passeggeri.

CREDENZE E RITI TRADIZIONALI DELLA CULTURA MALGASCIA in Madagascar

IL FUNERALE

La morte rappresenta il passaggio dalla vita alla condizione semi-divina dei Razana, ed è accompagnata ovunque da una complessa ritualità, variabile di regione in regione. I Merina degli altopiani centrali avvolgono il defunto in un sudario di seta, e per qualche tempo riceve le visite dei parenti; in seguito, viene trasportato alla tomba. In genere, il tragitto verso la tomba include un’ultima visita ai luoghi cari al defunto. I Mahafaly e gli Antandroy danzano mentre trasportano il defunto, scuotendo la bara, e il funerale è accompagnato dal sacrificio di un certo numero di zebù (in funzione dell’importanza del morto). La cerimonia si protrae per diversi giorni e diverse notte, con danze e canti, e si conclude con un pasto in cui si mangia la carne dei bovini sacrificati; le corna invece sono in genere deposte su un monumento in onore del defunto.

FAMADIHANA O RIESUMAZIONE

Al momento del decesso e del seppellimento, un Mpanandro (una sorta di astrologo) determina la data e l’ora in cui dovrà svolgersi la famadihana, ovvero il disseppelimento rituale. In genere, questo rito ha luogo molti anni dopo il decesso. Il corpo viene riesumato e portato in processione, accompagnato da canti, musica e scherzi. Si fanno regali al morto, lo si avvolge in un sudario nuovo, e gli si fa fare sette volte il giro della tomba. Nuovamente, come al funerale, si sacrificano zebù e i partecipanti alla cerimonia ne mangiano insieme la carne.

FAMORANA, IL RITO DELLA CIRCONCISIONE

I bambini malgasci vengono circoncisi quando si affacciano alla maggiore età. La cerimonia è complessa e collettiva (si circoncidono in un unico rito tutti i giovani della stessa fascia d’età). La cerimonia ha dimensioni particolarmente notevoli presso gli Antambahoaka, che le dedicano la festa di Sambatra, ogni sette anni, con migliaia di invitati e grandi festeggiamenti.

IL FADY E FOMBA

La parola fady si riferisce a divieti che gli antenati impongono ai vivi. Alcuni di questi “tabù” si applicano a tutti, altri solo a certe categorie di persone (per esempio le donne o i membri di un certo clan), altri ancora riguardano una persona in particolare.

La parola fomba si riferisce invece a determinati obblighi, come quello di versare qualche goccia per terra prima di bere alcolici. I fomba sono in genere usanze tradizionali, anche in questo caso attribuite agli antenati, che devono essere osservate per non incorrere nella loro punizione.

GLI ODY

Gli amuleti ody sono progettati per tenere lontane malattie, per portare prosperità, per garantire raccolti e per garantire la fertilità delle donne. Sono gli Ombiasy o stregoni che li consegnano in cambio di alcuni sacrifici.

LO ZEBU

È l’emblema del Madagascar, lo zebù (Bos taurus indicus), omby in lingua malgascia. Gli zebù si possono vedere ovunque, ce ne sono circa 19 milioni e simboleggiano il potere, la forza e soprattutto la prosperità.

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MUSICA

La musica malgascia risente d’influenza indonesiana ed africana, in particolare Keniote e ritmi sono accompagnati con strumenti quali il flauto e la valiha, lo jejy voatavo e alcuni tipi di chitarre come il Kabosy.La musica è molto importante nella cultura e nella società del Madagascar e accompagna riti religiosi e varie manifestazioni.
Il vahy soava è un canto che ha il solo battito delle mani come accompagnamento e Paul Bert Rahasimanana, noto esecutore che nella sua musica parla di povertà, amore e speranze ha aggiunto a tale canto anche degli accompagnamenti musicali.

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