Il volontariato non ha età, e Asia e Valeria ne sono la prova!
Asia ha 11 anni, viaggia in Madagascar per volontariato da quando ne aveva 6 e a febbraio 2018 è stata al Villaggio Afaka di Tulear per la terza volta.
Valeria è sua nonna, dal 2015 è consigliere di Aid4Mada onlus (come noi di Namatours) e quest’anno ha deciso di vivere in prima persona la realtà del Madagascar.
Ve le presentiamo con questa intervista doppia che attraversa tre generazioni (in mezzo c’è Nicole, che prima o poi dovrà concederci un’intervista anche lei…), e che ci aiuta a capire diversi punti di vista su un’esperienza significativa come può essere un viaggio di volontariato:
Che cosa vi ha portato in Madagascar?
Asia: Il desiderio di aiutare i bambini poveri insieme a mia mamma, il mio papà e quest’anno finalmente anche la nonna.
Valeria: Innanzitutto la voglia di abbracciare Sophie, la bimba che ho in adozione a distanza da tanti anni. E poi perché ho sempre invidiato e ammirato il coraggio di quelle persone che lasciano tutto per andare a fare volontariato in posti lontani…volevo essere un po’ così anche io!
Cosa vi ha lasciato questa esperienza?
Asia: Ho avuto un’idea molto più chiara della vita e della povertà del Madagascar.
Valeria: Attraverso la mia attività da consigliere ho avuto modo in questi anni di vedere foto e video della realtà del Madagascar. Ma essere lì e viverci in mezzo, è tutta un’altra cosa. Pensavo di essere preparata ma questo aspetto del Madagascar mi ha devastato.
Quali sono state le emozioni più forti del vostro viaggio?
Asia: La mancanza d’igiene e la vita del popolo malgascio, i lemuri e la terra rossa che non si riesce a togliere dalle scarpe.
Valeria: La prima cosa… il rosso della terra, poi i rumori della foresta pluviale di Ranomafana, anche se non avessi visto nessun animale sarei stata pienamente soddisfatta!!!
Com’è stato il vostro rapporto con la popolazione locale?
Asia: I malgasci sono sempre gentili con me e qualunque persona che incontri ti sorride sempre anche nei momenti più duri!!
Valeria: Le persone del Villaggio Afaka di Tulear sono gentili, allegre, cordiali e sempre disponibili. Poi ci sono i famigliari dei bambini, ai quali fa veramente piacere stringerti la mano e accoglierti nelle loro capanne. Da Padre Pedro le persone addirittura mi venivano incontro per stringermi la mano, riconoscenti del fatto che ero lì!!! Le guide dei parchi… disponibili e attente. I tassisti…premurosi e divertenti, mi hanno fatto ridere tantissimo!!!
Che cosa vi manca di più del Madagascar?
Asia: Due cose mi mancano tanto: il risveglio alla mattina con le risate dei bambini che arrivano a scuola e i loro abbracci (il loro affetto non lo trovi da nessuna parte)
Valeria: Dei bimbi mi manca senza dubbio il loro sorriso. Dei più piccoli mi mancano le loro manine che ti toccano e la loro voglia di coccole e di essere presi in braccio. Dei più grandicelli le lezioni di malgascio/francese. Del Madagascar invece mi manca tutta la sua spettacolare natura e … il filetto di zebù!!!
A chi consigliereste un viaggio di volontariato e perché?
Asia: Lo consiglio alle persone molto serie perché andando in Madagascar ritroveranno la felicità che gli manca!
Valeria: Lo consiglio a tutti quelli che vogliono farsi sorprendere dai colori, dai rumori, dagli odori della natura e dagli animali…stercorario compreso! Dal sole accecante, dalla maestosità della flora, dal caos delle città e dei mercati. Dalle buche delle strade e dai ponti crollati. Ma lo consiglio soprattutto a chi è disposto a farsi ridurre il cuore in frantumi.
E allora, che siate persone serie che vogliono ritrovare la felicità, amanti della natura rigogliosa, degli animali esotici o, perché no, del filetto di zebù…cosa state aspettando?
Le parole di Asia e Valeria non vi hanno ancora forse fatto nascere nel cuore un desiderio irresistibile di fare un’esperienza di volontariato in Madagascar?
Di fare un viaggio che cambierà la vostra vita e quella di tante altre persone?
Di farvi sorprendere da un paese e un popolo straordinario?
Se la risposta è sì… beh noi siamo qui apposta!