Com’è andato il viaggio?
Questa è la domanda che in tanti mi stanno facendo in questi giorni.
È una domanda assolutamente lecita, in fondo è la stessa che faccio agli amici che tornano da un viaggio importante.
Questo in particolare, poi, era iniziato con una carica di aspettative molto alta.
Io stesso, prima di partire, avevo dichiarato che l’obiettivo era quello di cambiare tante vite. Inclusa la mia.
Niente di meno.
E ora che sono tornato, anche tu giustamente vuoi saperlo.
Com’è andato il viaggio?
Mi dispiace deluderti, così come sto deludendo tutte le persone che me lo chiedono.
Ma faccio davvero fatica a raccontarti in poche parole questa esperienza incredibile che ho vissuto.
Come posso farti vedere le cose che ho visto con i miei occhi?
Le baracche in cui vivono gli ultimi, in mezzo ai rifiuti e al disagio. Le pozzanghere da cui bevono le persone che non hanno l’acqua potabile. I bambini costretti a lavorare, o peggio. Le donne costrette a mantenere famiglie numerose senza l’aiuto di un marito.
Come posso raccontarti le storie che ho sentito?
Uomini bruciati vivi. Genitori che vendono i figli. Famiglie gettate sul lastrico per uno zebù o uno zaffiro. Storie di misticismo ancestrale, violenza bruta, sfruttamento, morte. Storie che non pensavo potessero essere reali al giorno d’oggi.
Come posso farti vivere le emozioni che ho provato sulla mia pelle?
Come il primo giorno alla scuola, insieme ai nostri bimbi. Come il giorno in cui sono andato nelle loro “case” per consegnare i regali. Come il giorno del compleanno di mia nonna, festeggiato insieme agli abitanti del villaggio in cui abbiamo costruito il pozzo che ho dedicato alla sua memoria.
Come posso parlarti delle persone straordinarie che ho conosciuto?
David, Elia e Yari, i miei tre incredibili compagni di viaggio di cui sono certo sentirai molto parlare nei prossimi mesi. Michela e Dario, che hanno dedicato il loro viaggio di nozze al volontariato. Auguste, il nostro responsabile, e la sua bellissima famiglia. Titi, il nostro simpaticissimo driver. Fardalina e tutto il personale della scuola. Le centinaia di bimbi meravigliosi. Le loro madri, donne forti e provate da una vita al limite. Le ragazze che stanno frequentando l’università grazie alle nostre borse di studio. Dario e Valerio del Peter Pan Hotel. E potrei andare avanti, citando tutte le storie incredibili e le vite con cui ho intrecciato la mia, anche se per pochi istanti, durante questo viaggio.
Come posso portarti con me in tutti i luoghi meravigliosi che ho attraversato?
Le montagne degli altopiani centrali. Le foreste di Anja. I canyon dell’Isalo. Le savane del sud. I tramonti e le spiagge di Anakao.
Come posso fare tutto questo?
In realtà un modo c’è.
Anzi, ce ne sono due.
Sto scrivendo un libro. O meglio, l’ho già scritto mentre ero in Madagascar. Ora sto facendo l’editing e penso che riuscirò a fartelo leggere a breve. Si chiamerà La Fine della Terra e, come per i miei precedenti, devolverò tutti i proventi ad Aid4Mada. In questo libro potrai trovare davvero tutto quello che potrei raccontarti di questo incredibile viaggio. Ti chiedo solo di avere pazienza un paio di mesi. O forse meno. Nel frattempo, se vuoi riceverlo in anteprima, lasciami la tua mail e appena sarò pronto ti darò indicazioni più precise.
VOGLIO LEGGERE IL LIBRO IN ANTEPRIMA
Il secondo modo è secondo me ancora più intrigante.
Insieme a David e gli altri ragazzi abbiamo deciso di organizzare nel 2020 una serie di viaggi di gruppo in Madagascar, del tutto simili al nostro. Se deciderai di unirti a noi, anche tu potrai vedere le stesse cose che ho visto io, sentire le stesse storie, provare le stesse emozioni, incontrare persone straordinarie, incantarti davanti alle meraviglie della natura. Anche tu potrai farti stravolgere la vita dal Madagascar, come è successo a me. Credimi, non esiste un modo migliore di questo per rispondere alla tua domanda.
Com’è andato il viaggio in Madagascar?
Vieni anche tu e scoprilo di persona.